Piccoli scienziati in Trentino
Nei mesi da ottobre a marzo, nella scuola Winkler, si è parlato molto del TYSC, una competizione tra gruppi. La sigla TYSC ( Trentino Young Scientist Challenge ) significa appunto Sfida Giovani Scienziati del Trentino.
Si tratta di un’iniziativa ideata dall’università di Trento, che spinge i ragazzi a “mettere a punto” le loro capacità scientifiche.
I ragazzi devono ideare, progettare, lavorare in gruppi e organizzarsi. Inoltre questo lavoro li spinge a farsi delle domande e a interagire con i compagni.
I ragazzi delle Winkler hanno cominciato a parlare del progetto a ottobre: hanno, per prima cosa, formato i gruppi, che non potevano coinvolgere più di 4 persone.
Poi c’è stata la scelta dell’esperimento: si potevano consultare libri, Internet e altre fonti, a piacimento, oppure si poteva lavorare su un esperimento “inventato”.
Ovviamente bisognava preparare anche un’ esposizione, che poteva essere al computer o presentata con un cartellone, oppure in entrambi i modi.
Tutto questo andava fatto in autonomia e presentato poi alla classe nel mese di febbraio. Dopo l’esposizione, la professoressa o il professore poteva dare alcuni suggerimenti al gruppo, in modo che i ragazzi avessero anche l’ opinione di un adulto.
Successivamente alla prova della presentazione ogni gruppo ha incontrato un’esperta che ha fornito consigli e suggerimenti su come completare il lavoro e presentarlo al meglio.
Dopo di che i gruppi hanno avuto ancora un po’ di tempo per sistemare i progetti e prepararsi al grande giorno!
Il 13 marzo, nella mattinata delle scienze, per i ragazzi si è conclusa l’attesa e le medie Winkler hanno aperto le porte…
In ogni classe c’erano dei tavoli sparsi, attorno ai quali i gruppi preparavano la loro esposizione. Alcune professoresse andavano in giro con lo scotch per fissare i cartelloni ai muri o alle lavagne, e altre distribuivano i chromebook o i tablet per chi aveva fatto video o presentazioni in Internet.
Una giuria avrebbe giudicato infine il miglior “gruppo di lavoro” con relativi esperimento e presentazione.
Le giurie in questo caso erano due: quella popolare, voti dei genitori, e quella decisiva cioè i voti dati dai bambini.
I bambini erano alunni della scuola primaria che, accompagnati dalle loro maestre, hanno osservato la presentazione dei vari esperimenti e a loro volta hanno potuto fare qualche piccola sperimentazione guidati dai membri del gruppo di lavoro.
Le classi della primaria sono state divise in gruppi in modo da creare meno confusione e poter seguire con calma tutte le presentazioni. Un campanello segnava i tempi per spostarsi da un tavolo all’altro.
Nelle aule di scienze:
1A: Acido o basico col cavolo che te lo dico!
1A: Gnammete Popping Boba
1A: Il vulcano
1A: L’acqua che non cade
1A: Liquidi newtoniano
1A: L’uovo rimbalzoso
1B: Il sapone che uccide
1B: L’esplosione di Pompei
1B: Il becker invisibile
1B: Tanti strati in un bicchiere
1B: Wingardium Leviosa
1B: Vai a dire!
1B: Il quiz luminoso
1C: Il sistema solare/ i pianeti
2C: Schiaccia tutto
2C: Lo scontro magnetico
2C: Il paracadute
2C: Mano robotica
2C: La sedia di carta
2C: Il palloncino
3C: Galaxy brain
3C: Soldi finti / Galaxy brain
Alla fine della giornata i ragazzi delle medie hanno sistemato tutto ed il giorno dopo c’è stata la premiazione.
Il premio per il miglior gruppo era un trofeo pieno di caramelle che, guarda caso, sono finite subito!
La soddisfazione più grande, per tutti i partecipanti, è stata comunque quella di aver lavorato insieme ad un progetto e di averlo poi saputo presentare in modo accattivante ad un pubblico che si è mostrato interessato e contento dell’iniziativa.
Il vincitori è stato il gruppo della classe 1B con “Il sapone che uccide”.
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