Somalia vicino al Trentino

Conoscere realtà lontane ci rende consapevoli dei problemi umanitari e ambientali che ci sono nel mondo e ci stimolano a impegnarci per renderlo migliore.

Quando, nel giugno 2023 l’associazione Water for Life (WFL) è entrata ufficialmente a far parte dell’ACCRI, noi, Gruppo di ECG (Educazione alla Cittadinanza Globale), ci siamo subito proposti due impegni: primo, nuscire a garantire continuità alle attivita di gemellaggio tra Trentino e Somalia che WFL ha sempre svolto – da una trentina d’anni a questa parte in numerose scuole della nostra Provincia. Secondo, incontrare i docenti coinvolti in questa progettazione, per conoscerci vicendevolmente, per condividere idee per il futuro e, naturalmente, per presentare loro l’ACCRI e le sue proposte didattiche.
Le riunioni organizzate a tale scopo sono state tanto numerose quanto stimolanti e piene di interesse per la nostra équipe: parlando con vari insegnanti, con volontari dell’Associazione econ il suo fondatore Elio Sommavilla, sacerdote e insegnante di geologia, abbiamo potuto conoscere più da vicino la realtà di Ayuub, cuore pulsante del progetto interculturale di WFL. Ayuub, che significa Giobbe, è il nome del villaggio situato presso Merka, nel Basso Shabeele (nel sud della Somalia), voluto da Mana Abdurrahmaan, figlia del sultano locale, per ospitare i numerosi orfani e vedove della terribile guerra civile dei primi anni ’90. Si chiama Ayuub anche la ONG fondata nel 1992 dalla stessa Mana con li supporto di WFL e di tanta solidarietà trentina (e non solo), con l’intento di affrontare insieme le enormi difficoltà del momento.
Oggi Ayuub ONG è guidata dagli orfani di allora, ormai crescuti all’interno delle famiglie adottive ospitate nel villaggio, istruiti grazie alle scuole di WFL e desiderosi di contraccambiare l’appoggio ricevuto. Tra questi lo stesso Presidente dell’Organismo che abbiamo avuto l’occasione di conoscere personalmente e di accompagnare in alcuni dei suoi incontri con gli alunni, ai quali racconta la storia della Somalia e la vita della comunità di Ayuub.
Nel corso dell’anno scolastico 2023-24, sono state coinvolte nel Progetto Somalia ben 40 classi trentine: della Secondaria di Primo Grado le scuole di Povo, Vezzano, Bresadola di Trento, Pieve di Bono e Storo; della Primaria le scuole di Madonna Bianca di Trento, Pieve di Bono, Storo, Condino e Lodrone. L’ex docente Paola Palmucci, ci spiegava che all’inizio, 17 anni fa, il gemellaggio nel suo Istituto, del Chiese, si svolgeva attraverso una corrispondenza epistolare, in italiano e poi in inglese, con scambio di racconti, disegni e fotografie fatti dagli alunni. Ogni scuola trentina aveva una scuola gemella somala, mentre oggi, con il coordinamento e l’entusiasmo delle insegnanti Aurora Rinaldi e Claudia Ferrari, il contatto avviene tra singole classi e strutta le nuove tecnologie. Gli alunni, infatti, possono interagire con i gemelli somali di Ayuub anche grazie a dei meet online. «E importante che questa esperienza continui. – diceva ancora Paola nel corso di un incontro – Conoscere realtà lontane come quella della Somalia ci rende consapevoli dei problemi umanitari e ambientali che ci sono nel mondo e ci stimolano a impegnarci per renderlo migliore, cominciando da noi stessi: conil rispetto dell’ambiente, delle risorse come l’acqua e il cibo che non vanno mai sprecati e con il rispetto degli altri nel segno di fratellanza e pace universali.»
Sulla stessa onda, anche le docenti di Povo che, attraverso la portavoce Rossella Medeghini, hanno osservato come alcune difficolta tecniche di connessione siano state nettamente superate dal risultato. «Il fatto di poter vedere i gemelli e parlare con loro ha reso i nostri studenti entusiasti e ha permesso loro di diventare più consapevoli della realtà della Somalia».
Anche per gli alunni delle classi 5A e 5B della scuola primaria di Madonna Bianca l’esperienza del gemellaggio, promossa dalla maestra Franca Buscicchio, è stata significativa. «Ci ha permesso di conoscere una realtà tanto diversa dalla nostra e di incontrare i nostri coetanei che frequentano li la scuola primaria. Ci ha arricchiti e ci ha fatto riflettere su come i concetti di ricchezza e di povertà cambino in base a dove nasciamo e a dove viviamo e che avere tante cose non significa essere felici.»
Dopo un anno esatto dalla fusione di WFL in ACCRI la sfida lanciata da Elio Sommavilla e dalla compianta Jolanda Baldessari di avvicinare, attraverso un gemellaggio, gli alunni somali a quelli trentini continua, senza interruzioni. L’abbiamo colta con convinzione, abbiamo vissuto con interesse e “in punta di piedi” questi primi mesi di passaggio di consegne, abbiamo intravisto belle opportunità di collaborazione con i docenti coinvolti nella progettazione. Ma soprattutto abbiamo percepito l’entusiasmo di tanti alunni e alunne nel confrontarsi con propri coetanei che vivono in un mondo tanto diverso, parlando insieme di sport, ambiente, cibo, canzoni e… sogni futuri. Insomma: avanti tutta!